domenica 27 ottobre 2013

COUNTRY HOUSE: SERVE LA QUALIFICA DI IMPRENDITORE AGRICOLO

Per svolgere attività ricettiva del tipo "country house", ovvero in "residenze rurali", parrebbe occorrere la qualifica di imprenditore agricolo, come per l'attività di agriturismo, ancorché non sia in tal caso espressamente previsto dalla legge.
 
L'art. 12 comma 10 del Codice del Turismo contempla fra le strutture ricettive extra-alberghiere anche le country house o residenze rurali, fornendone la seguente descrizione:
"... sono le strutture localizzate in ville padronali o fabbricati rurali da utilizzare per l'animazione sportivo-ricreativa composte da camere con eventuale angolo cottura, che dispongono di servizio di ristorazione aperto al pubblico".
A differenza dell'attività di agriturismo, con riferimento a tale tipo di attività il legislatore non ha previsto espressamente come obbligatorio che il titolare possieda la qualifica di imprenditore agricolo.
Ciononostante, in giurisprudenza si va profilando un orientamento secondo il quale sarebbe comunque necessaria in virtù delle seguenti considerazioni:
"... il carattere della ruralità dell'edificio deve risultare materialmente impresso dall'attualità dello svolgersi nel relativo fondo di pratiche agricole, di selvicoltura, o di allevamento di bestiame, tipiche della ruralità medesima, e, quindi, dell'imprenditore agricolo così come definito dall'art. 2135 c.c." (Consiglio di Stato Sez. IV, 28 ottobre 2011 n. 5801).
 
 
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